Il 28 e 29 marzo prossimi saremo chiamati ad esercitare il diritto di voto per il rinnovo dei consigli regionali e, nei casi di amministrazioni sciolte anticipatamente per le consuete crisi politiche, anche per la ricomposizione di qualche migliaio di consigli comunali sparsi lungo il territorio della nostra penisola.
L’etimo della parola “dialogo” come facilmente riscontrabile in qualsiasi vocabolario, sia cartaceo che on line, (per chi gia non ne fosse edotto in virtù dei suoi studi classici), deriva dal greco logos che significa “parola”, “verbo” e dalla disgiunzione dia, che significa “separazione”.
Da questo binomio trae origine quel concetto di dialogo nella filosofia greca visto come forma di elaborazione intellettuale in cui due o più interlocutori interagiscono mettendo in discussione il proprio sapere su cui fondano la rispettiva filosofia di vita.
A Spezzano, così come in ogni altro paese della nostra realtà meridionale, il lavoro è un miraggio. Sia nel settore pubblico che in quello privato, le occasioni di assunzione si contano sulle dita di una mano e non bastano assolutamente a soddisfare le esigenze di una gioventù che mentre negli anni '50 del secolo scorso emigrava con la valigia di cartone, oggi lo fa col note-book in tasca. Le speranze e le delusioni sono le stesse.
Un altro anno volge al termine e la domanda ricorrente, da quando si è piccini, è più o meno la stessa: “siamo stati più buoni”? Solitamente la risposta è sempre affermativa ma, senza voler fare demagogia, basta guardare un po' più attentamente per accorgersi che durante l'anno appena trascorso non sempre si è stati ligi.
La scuola e i genitori di oggi hanno poco o nulla in comune con la scuola e i genitori di ieri. Ovviamente. Perché entrambi sono frutto di una società diversa. Diversa in tutto.
Naturalmente non è ragionevole, anzi è del tutto fuori luogo fare facili paragoni fra passato e presente condannando o assolvendo senza valutare il peso delle infinite variabili fra epoche e persone, e quindi fra culture e società. Il primo scoglio in un’operazione del genere, effettuata a tavolino, lo si incontrerebbe sul valore temporale da dare al termine “ieri”, che potrebbe riferirsi a qualsiasi epoca storica, arrivando ad includere anche la scuola e la società dell’antica Grecia, per fermarci ai prodromi della cosiddetta “civiltà occidentale” a cui tanto spesso amiamo richiamarci.