Il cavallo, il petrolio... e poi?
Il cavallo, ancestrale motore vivente utilizzato nel corso dei millenni come forza motrice a basso costo, ma anche a basso rendimento, sul finire dell’Ottocento dovette cedere il monopolio dei trasporti ad un suo “omologo”: il cavallo/vapore. Si è trattato di una versione tutta meccanica dell’animale a quattro zampe, capace di decuplicare il rendimento in rapporto all’energia consumata, fermi restando i bassi costi di costruzione e di manutenzione.