L’Estate non si vive, in essa si inciampa, quasi inconsapevolmente. Un po’ come la felicità non rincorsa, quella sulla quale non si lavora, che semplicemente accade. Capita, che essa arrivi senza il nostro impegno. Il caldo può sorprenderti, proprio come una metafora: dopo la pioggia torna sempre il sereno. Si può non essere pronti a questa improvvisa epifania di emozioni e sole. Praticamente non pronti. Ed infatti io mi aggiro per le strade di Lombardia si sbracciata ma con immancabili stivali.

E non è nemmeno una pura e semplice questione di look, ma il mio, ormai da anni, non essere pronta alla “Bella stagione”. Sarà che i cambiamenti climatici sono repentini, e sciura mia, le mezze stagioni non esistono più, sarà che essendo un po’ estrema possiedo o sandali o stivali, la variegata scelta che vi è nel mezzo non è ancora entrata a far parte della mia scarpiera, sarà che ormai andare in giro con gli stivali a Maggio è per me tradizione. Improvvisamente mentre, look o non look, il caldo mi assale, un ricordo mi accarezza: un maggio universitario, Cosenza caldissima, esami da preparare, la vita che mi chiama con il suo splendente sole calabro, io con immancabili stivali. Io e Giulia, la mia amica di sempre, affezionate al nostro look. Passano gli anni, entrambe abbiamo conseguito la laurea, gli stivali ci accompagnano. Tranne il giorno della discussione della mia tesi, avvenuta in un maggio ormai lontano, che mi vide calzare bellissimi tacchi argentati. Ma è stata una parentesi: gli inizi estate mi vedono sempre con la stessa calzatura. Io e Giulia viviamo in città diverse. Lontane geograficamente ,ma non emotivamente. Tante le cose che ci accomunano, tante le cose che la vita ci ha tolto, e tante altre ci ha dato: perché la vita fa così tesse le sue trame, toglie e da. La nostra amicizia valica affanni e gioie, noi ci siamo sempre l’una per l’altra. Lei è fra i miei affetti più cari. Troppe i ricordi costruiti negli anni, così intensi, e spensierati, che mi sembra di avere in me la eco della sua bellissima risata. Nessuna delle due, come forse tutti, è stata risparmiata dalla vita, nessuna delle due si è mai tirata indietro. Questa vita la gustiamo in ogni attimo, imparando a lottare con essa. Ci rivedremo quando l’estate sarà piena, quando calzeremo dei sandali colorati, per il momento ci sentiamo telefonicamente, e mentre parliamo mi guardo i piedi, e mi piace immaginare, che anche lei calzi i suoi stivali. Non so se è così, e non importa, io la immagino quasi come un’icona: i suoi stivali, i miei stivali, fuori stagione, fuori tempo massimo, controcorrente sempre.

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