E la chiamano Estate, questa Estate senza te… Pene d’amor perduto, ed anche incipit da dedicare al sole e alla sua latitanza, per questo 2014. Pioggia, vento, clima autunnale, grigio un po’ in tutta Italia. E così per questo 2014 è rimandata la prova costume, e forse chissà per la prossima Estate le smagliature da post gravidanza saranno un ricordo, e la prova sarà superata … Forse… Anche se oggi in terra di Lombardia dove mi trovo il sole si è degnato di far capolino: il 31 Luglio è finalmente Estate.
Durerà? Ci affidiamo tutti alle previsioni del tempo, aggrappandoci alla speranza di un giorno in spiaggia (e chi se ne frega della prova costume!!!) per lasciarci alle spalle il grigio, il lavoro, i dolori, i progetti andati a monte, qualche delusione e qualche imprevisto, la stanchezza e gli impegni. Facendoci scaldare la pelle e l’anima. Godendo dell’azzurro infinito del mare, di tutte le sue sfumature. Perdendoci in esso. Facendoci cullare da “chiare, dolci, fresche, acque”, come diceva il poeta. Riappropriandoci di uno spazio dell’anima, troppe volte smarrito nel percorso abituale di lavoro/marito/moglie/figli/affitto/bollette, labirintico tragitto esistenziale fatto di corse e ostacoli. Un giorno di sole come una rinascita, perché il sole è vita. Un giorno di vacanza, nel senso etimologico del termine: vacante, vuoto, senza orari da rispettare, invertendo l’ordine delle cose. Per un attimo. Di azzurro respiro. Catartico. E se il grigio continuerà ad accompagnare la “Bella Stagione” non ci resta che riporre ombrelloni e costumi in valigia, e regalarci un attimo di vuoto. Tutto nostro. Solo nostro. Io acquisterò qualche libro nuovo, e così se la prova costume è rimandata, spero di superare quella del cervello. In ogni caso in questo mio primo giorno di sole, e quindi di Estate, buona medesima a tutti.