
Il libro è la realtà, tra autonomia e degenerazione, che si dilata. Una piccola “paternale” con cui l’autore ci vuole ricordare che abbiamo dei doveri e delle responsabilità, un invito a smettere di far finta di non vedere la realtà, perché non abbiamo il coraggio di guardarla; così contraddittoria, in cui il confine tra scandalo e barzelletta, prepotenza e potere è sempre più sfumato e in cui i valori si dichiarano, si professano, ma non si perseguono.
Riga dopo riga Stefano Benni racconta e denuncia, con sarcasmo e comicità. Tutto per voce interamente femminile, quasi a voler affidare al riscatto della donna, del suo ruolo nella società, il futuro dell’umanità.
I monologhi, nati per uno spettacolo teatrale e accompagnati da sei poesie e una canzone scritta per De Andrè, raccontano della generazione che non riconosce il male e accetta, senza prendere neanche in considerazione eventuali forme di resistenza, del come relazionarsi alla diversità, della difficoltà di essere dalla parte di chi aspetta; aspettare e “vedersi” aspettare. Vedere l’effetto che facciamo da fuori, agli occhi di chi ci guarda con il distacco di chi ignora le nostre angosce. Riflettere sulla nostra condizione fino a realizzare che anche questa è una scelta, che la condizione di attesa può mutare addirittura finire, e questo sta a noi.
Stefano Benni - Le Beatrici
92 pag., Edizioni Feltrinelli (I Narratori / Feltrinelli)
ISBN 978-88-07-01831-2