Navanteri

anna de blasiLa tv è cattiva maestra, sentenziò Popper. E così fu. Sembrerebbe essere divenuto uno sport nazionale quello di criticare la tv. Male supremo. Fomentatrice di tutti i vizi. Contenitrice di stupidità. Tutti in Italia si appassionano alla rara tv intelligente. Quella che va in onda negli orari in cui la gente normale dorme. Sì che l’insonnia è un fenomeno molto diffuso… Ma di solito agli orari in cui vanno in onda i programmi intelligenti suonano le sveglie mattutine.

Bnl

C’è il lavoro che aspetta, con buona pace di “Fuori orario” e retrospettive sul neorealismo. E quindi non sempre è possibile godersi “Teorema” (Pasolini). Sono stata nella mia vita precedente una di “Quelli che la tv la vedono la notte”. Studiavo all’Università. Ero rapita da teatro e cinema, che sono rimaste le mie passioni. E fra esami su Pasolini, Rossellini, Cechov e Beckett, vivevo di letteratura e poesia. Ma non sono mai stata una snob televisiva: non ho mai disdegnato né i Simpson né una puntata di Beautiful. Perché credo che la mente umana può viaggiare su diverse direzioni. E la leggerezza è quel bagaglio che come un paracadute ci serve per sorvolare i disagi esistenziali. Io non so se la tv è cattiva o buona maestra, tanto è stato scritto sull’argomento, ed il mio parere a riguardo non sarebbe di nessun arricchimento. Io so solo che la tv è sopravalutata. Non è da essa che dobbiamo trarre alcun insegnamento. Anche se tramite essa si sono vinte più volte le elezioni, ma questo è un altro argomento, e questo sì che meriterebbe maggiore riflessione… Per gli insegnamenti letterari ci sono i libri, il teatro, il cinema. E poi non censurerei mai nessun programma: ognuno guardi un po’ quello che gli pare. Anche l’ennesima puntata di una telenovela. E non sarà questo peccato veniale a descrivere l’essenza di un’anima. Siamo molto più complessi di statistiche e dati auditiel. Siamo qualcosa che sfugge. Siamo attimi rubati all’eternità. Attimi, nei quali coesistono la poesia di Shakespeare e l’ultimo, che non sarà tale, bacio fra Ridge e Brooke. E con buona pace di tanti finti intellettuali, in realtà poco colti ma molto moralisti, tutti siamo Fantozzi che avrebbe preferito la partita dell’Italia alla visione della “Corazzata Potemkin”. Io in realtà non seguo lo sport, e non per snobismo, ma semplicemente mi annoia, e “La Corazzata Potemkin” la vidi anni fa per un esame di cinema, e la tentazione di replicare i 92 minuti di applausi la ebbi… In ogni caso buona visione, di ciò che più amate, a tutti. E, sempre, buone letture…

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