Navanteri

La fatidica data s’avvicina. Le pentole sono tutte a cottura. Qualcuna più di qualche altra scoppietta e sbotta; qualche altra cuoce a fuoco lento o sottocenere…
Insomma, tutta la ristorazione è in movimento e non c’ è chi non veda sorrisi ed ammiccamenti, mezze parole e sogghigni, sberleffi ed emozioni…
Che bella la campagna elettorale; ci viene voglia di esclamare: -Stiamo sempre, dodici mesi all’anno, in campagna elettorale, ci divertiamo tanto e per gli “alti costi della Politica” chi se ne frega, tanto c’è un diffuso generalizzato italiano “fregafrega”!

Bnl

In questo mese di maggio, in particolare, si vede di tutto e si sente sempre di più: ovviamente, chi ha occhi (e volontà) per vedere e quella fine ironìa uditoria (parliamo della mente) che fa sorridere, con bonomìa, delle debolezze umane, degli scandagli psicologici, dei persuasori occulti sempre più sofisticati e sùbdoli…
Spezzano Albanese (Cosenza), anche, è in fermento. I tre candidati a sindaco e i loro più o meno piccoli eserciti di sostegno sono tutti a lavoro, a tempo pieno: non c’ è strada o vicolo, non c’è piazza o palazzo che non sia impegnato per/con persone che parlano, promettono, sorridono…
Votantonio votantonio… -Io m’impegnerò di più, io farò di più, io vi darò di più- e giù di lì che, se ti distrai un attimo e fantastichi, ti vedi parato davanti il paradiso, lì a portata di mano, per godere finalmente di ottimi: centro storico, rioni profumati e servizievoli, verde diffuso con manutenzione, “casa padronale” trasparente e fine, ecc.
Insomma, un grande divertimento! Tuttavia, non è dato sentire parlare e promettere (se non: poco, pochissimo…)  -e forse per questo nostro tempo zuzzurellone e cannibale, locale e globale, è giusto che sia così-   sul versante della Cultura, sul versante di quella crescita non-materiale (perché no: spirituale) che, quando ci sono veri investimenti sulle professionalità competenti, sortisce gli effetti miracolosi del prevenire ed allontanare le vie (ahimè!, oggi sempre più larghe) delle mafie e delle droghe, delle micro e macro delinquenze, dell’arruffonismo politico e dell’arrivismo sociale…
‘Galleggiare’ ‘barcamenarsi’ ‘camaleotare’ oggi, per tantissime persone (e… poveri/e bimbi/e che hanno costantemente davanti agli occhi questi squallidi ‘modelli’…), è una virtù… Difatti, ‘a Livella è lontana e la leggerezza del suo Principe Antonio de’ Curtis pure; e, al contrario, l’ignoranza galoppa e divora, senza Tempo, il nostro piccolo povero tempo assassino di Virtù…
Una ragione ci sarà, tuttavia, se ci sono Uomini che non si dimenticano mai, che la Storia continua a ‘sfogliare’ per apprendere, che sono sempreverdi come gli ulivi senza stagioni…
«E a me perdonate questa mia virtù… poiché, in questa epoca gonfia di turpitudini, la virtù deve chiedere perdono al vizio; sicuro: inchinarsi anzi domandargli licenza di fare il bene».
Così W. SHAKESPEARE nell’Amleto (Dialogo con la madre), a distanza di secoli, ci insegna la Via del Senso, del Viaggio dei migliori, degli onesti, dei responsabili, della Politica con la P maiuscola perché servizio/nobiltà  verso gli altri…
Ah!, serva Italia, di dolore ostello / nave senza nocchiero in gran tempesta / non donna di provincia ma bordello; e, altrove, il Sommo Poeta: Sta’ come torre ferma che non crolla / giammai la cima pe’ ‘l soffiar de’ venti…
«Saper fare il proprio lavoro   -annota Curzio MALTESE -   è considerata l’ultima delle prerogative per ottenere un posto. Molto più importanti sono considerati, in un giovane, la capacità di adattarsi all’andazzo corrente, tipico degli imbecilli, il servilismo nei confronti dell’oligarchia dominante, una certa elasticità nei confronti di mezzi più o meno illeciti (…).
La politica di questi anni è stata la dimostrazione di come una nazione moderna possa applicare un po’ ovunque il criterio della Roma decadente di nominare un cavallo senatore, direttore o presidente, senza offesa per i cavalli».

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Spezzano Albanese ha bisogno di programmi culturali solidi e robusti, credibili diffusamente, fondati sui grandi condivisi eterni Valori universali (dai Diritti umani alla Giustizia, al Lavoro, alla Solidarietà, …), partendo dalla conoscenza e dalla proiezione del/sul Territorio socio-economico-politico e antropologico-culturale-ambientale, a mo’ d’esempio: A) recupero, valorizzazione, proiezione nel futuro prossimo dell’Arbëreshità a tuttotondo: fiore all’occhiello della diversità (alterità, originalità e creatività, “mano sinistra”…) come ricchezza non-materiale ed economica; B) Torre Mordillo, il Santuario della Madonna delle Grazie, le Terme, ...
Spixana, tra le Comunità albanofone insistenti in ben sette Regioni d’Italia, è quella più consistente sotto i profilo della popolazione residente e, sostanzialmente, parlante. Difatti, meno di ottomila sono i cittadini/e che vivono nel paese anche di AGOSTINO RIBECCO e FERDINANDO CASSIANI. Spixana aveva ed ha un compito nobile da svolgere: programmi con fiducia e faccia con Cultura…

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Comunque sia, la prima doverosa cosa da fare è andare a votare, tutti. Le persone non sono stupide e sanno chi scegliere. La strada della Democrazia è in salita per tutti ed è virtuosa. Occhio, dunque! Votare è scegliere e scegliersi il destino socio-culturale della Comunità in cui si vive e si lavora…
Votiamo, dunque, liberamente, con l’intelligenza alta schietta bella che contraddistingue gli Arbëreshë di Spixana Arbëreshe e della diaspora tutta!

*Francesco FUSCA, Ispettore t. – Dirigente, Ministero I.U.R.

 

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